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Pasta Reale di Tortorici Presidio Slow Food. Un traguardo vicinissimo per il dolce tipico della cittadina in provincia di Messina. L’ingrediente principale sono le nocciole dei Nebrodi, che si lavorano per dare vita a una preparazione davvero unica.

Cosa è la Pasta Reale di Tortorici

La Sicilia vanta davvero molte specialità che hanno ottenuto il prestigioso riconoscimento di Presidio Slow Food. Tra queste, a brevissimo, rientrerà anche la tipica Pasta Reale che si fa a Tortorici, nel Messinese. Un traguardo raggiunto grazie all’impegno della Regione, grazie all’assessore Toni Scilla, dell’onorevole Bernadette Grasso e della ProLoco di Tortorici, nella persona del suo presidente, Lidia Calà Scarcione.

La Pasta Reale di Tortorici è un dolce a base di nocciole, rigorosamente dei Nebrodi, dalla consistenza croccante. Le nocciole vengono tostate e rese granella, ma è in cottura che avviene una piccola “magia”. Nel corso della preparazione, infatti, si creano delle piccole piramidi di impasto, che si cuociono in forno a circa 160 gradi.

In questo modo, fuoriesce una parte di contenuto dell’impasto che, grazie al calore, diventa subito cristallizzato. Così si crea lo strato di croccante alle nocciole. Il nome deriva dalla forma di corona frastagliata, prodotta dalla cottura.

Per fare questo dolce vengono utilizzati procedimenti diversi nelle varie pasticcerie di Tortorici. Le famiglie custodiscono segretamente ricette e segreti, tramandandoli di generazione in generazione.

«Finalmente – commenta Lidia Calà Scarcione – siamo riusciti a realizzare un sogno. Stiamo per ottenere un riconoscimento importante per la nostra storia, che non è altro che vera arte culinaria. Come artigiana pasticciera, sono davvero felice ed orgogliosa».

«La pasta reale di Tortorici – aggiunge Bernardette Grasso– è un’eccellenza dei Nebrodi riconosciuta dalla Regione Siciliana, anche grazie alla firma di un decreto che ne sostiene la creazione di un presidio Slow Food locale, promosso dalla Proloco cittadina».

«Un progetto – spiega l’onorevole – che parte dalla filiera delle nocciole del territorio, filiera che ho sempre sostenuto e supportato. Un progetto che mira a valorizzare una peculiarità nebroidea, un croccante che unisce cultura, storia e identità popolare». Foto: Pasticceria Dolce Incontro di Lidia Calà.

 

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