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Maria Grammatico, un’icona del borgo di Erice

Sono davvero tanti i motivi che rendono speciale il borgo di Erice. Arroccato sulla vetta del monte, guarda a un paesaggio straordinario, osservando placidamente il mare di Trapani, le Egadi e una costa suggestiva. Qui, camminando nei vicoletti, ci si imbatte in alcune storiche pasticcerie, famose in tutto il mondo, che hanno fatto dei loro prodotti una vera e propria bandiera di eccellenza. Vi abbiamo già parlato, ad esempio della Pasticceria San Carlo e, oggi, facciamo tappa in un altro luogo iconico.

Pasticceria Grammatico di Erice, “esperienza nel gusto”

La Pasticceria Grammatico di Erice è una vera e propria istituzione. Spedisce i suoi dolci in tutto il mondo e, dal momento della colazione all’ora del tè, sforna biscotti e dolcetti tipici. Un punto di incontro per i locali e una tappa fissa per tanti turisti. La signora Maria Grammatico, classe 1940, è una celebrità locale. Talmente famosa, da aver conquistato anche Vanity Fair. Il magazine ha fatto tappa in questo magico laboratorio di dolcezze: ecco cosa ha raccontato.

“Un piccolo ingresso, la vetrina lunga piena di cose buone e genuine: dolci al cioccolato, alle mandorle, alla frutta, marzapane. Mignon, torte, mono porzioni, la scelta è ardua. Assaggiare un dolcetto della signora Grammatico, è solo l’ultimo atto di un’esperienza nel gusto“, si legge nell’articolo che definisce la pasticceria una “boutique del dolce d’altri tempi”.

La “casa” di Maria Grammatico

“Alla cassa, lei, Maria Grammatico, un sorriso che scalda il cuore. A 80 anni dirige lo staff, insegna alla scuola di pasticceria e intrattiene i clienti”. Una donna che “non ha certo paura delle sfide, come quando, nel 1963 «con solo tre chili di mandorle» realizzò il sogno di una vita: l’apertura della pasticceria”. La sua avventura era iniziata prima. Rimasta orfana di padre, nel 1951, venne messa a collegio insieme alla sorella, nel convento di clausura di San Carlo.

Fu così che apprese dalle monache i segreti e la maestria nella preparazione dei dolci conventuali. Una pagina di Sicilia che, ancora oggi, è viva e interessantissima. Proprio tra le mura del collegio, con un ricettario scritto a mano, nacque la ricetta delle Genovesi della Pasticceria Grammatico di Erice. Sono dolcetti di pasta frolla, ripieni di crema pasticciera, spolverati di zucchero a velo. Un’istituzione della pasticceria ericina, dove si preparano anche con un ripieno di ricotta o crema al cioccolato. Il nome deriva dalla forma, simile a quella dei cappelli dei marinai genovesi: si narra che li inventò una donna di Erice, innamorata di un misterioso marinaio.

Quando si visita Erice, non si può fare a meno di provare uno di questi dolci. In realtà, un po’ tutte le specialità della pasticceria ericina meritano un assaggio, come i dolcetti alla mandorla, i mostaccioli e i vari tipi di biscotti secchi. Gustare uno di questi prodotti mentre si cammina tra i vicoletti, magari avvolti dalla nebbia, è un’esperienza quasi mistica. Sicuramente insuperabile. Foto: Wim KristelLicenza.

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