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Proverbi siciliani per la Festa della Mamma: ecco quali sono i più belli. Nel mese di maggio ritorna la ricorrenza che celebra tutte le mamme. Per poter fare loro gli auguri in modo autentico ed originale, abbiamo pensato di raccogliere i modi di dire siciliani più adatti. La saggezza popolare parla delle madri spesso e volentieri. In alcuni casi, è un riferimento alla mamma in sé, mentre in altri ci si arriva in modo meno diretto. In altri ancora, si parla della suocera, una delle mamme più temute! In ogni caso, siamo certi che vi piaceranno. E auguri a ogni mamma!

I più bei Proverbi Siciliani per la Festa della Mamma

  • Tri sugnu i cori cchiù amati: matri, soru e frati.
    (Sono tre i cuori più amati, quello della mamma, della sorella e del fratello).
  • A casa, senza ‘a fimmina, ‘mpuvirisci.
    (Senza la donna, la casa è spoglia).
  • Bedda matri lu munnu sbrogghia, l’ammanta cu lu velu e lu cummogghia.
    (Una buona madre toglie ogni ostacolo, lo copre con il velo e lo nasconde).
  • Dici mamma Rocca: si talia cu’ l’uocchi e ‘un si tocca.
    (Dice la mamma di Rocca: si guarda con gli occhi ma non si tocca).
  • Fimmina bona, vali chiù di ‘na corona.
    (Una donna in gamba, vale più di un reame).
  • ‘U figghiu ‘ngratu vastunia a so matri.
    (Il figlio educato male bastona sua madre).
  • Parra soggira e sentimi nora.
    (Parla suocera e ascolta nuora. Questa espressione si utilizza quando si vuole fare arrivare un messaggio a una terza persona, senza dirglielo direttamente. Il paragone, dunque, è con una suocera, che parla con qualcuno ma, in realtà, vuole fare recepire un messaggio alla nuora!).
  • Bona maritata senza soggira e cugnata.
    (“La donna che si sposa fa un buon matrimonio se non ha né suocera né cognata”).

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