“A San Martino, castagne e vino“: così recita un famoso proverbio della tradizione. La festa di San Martino, che cade l’11 di novembre, è legata ad alcune tradizioni che passano dalla tavola, in Sicilia più che mai. Si sa, noi gente sicula teniamo particolarmente a rispettarle, quelle tradizioni!
Il nostro viaggio alla ricerca delle migliori prelibatezze del nostro territorio, ci porta oggi a conoscere le Zippuli di Siracusa. Si tratta di frittelle dalla forma tondeggiante: una di quelle ricette tramandate dalle nostre nonne, che si passano da una generazione all’altra. Sono molto simili alle “sfincette” tanto amate nel Palermitano. Ora, prima di procedere, è necessario fare una precisazione.
Con il nome “zeppola“, generalmente, si identifica un dolce della tradizione napoletana, che nulla ha a che fare con le Zippuli che si fanno a Siracusa e dintorni. La versione siciliana può essere aromatizzata con cannella o agrumi, così come farcita con creme, includere le alici. Essere, dunque, dolce o salata. L’impasto è semplicissimo: farina, acqua, sale e lievito. Nella versione con acciuga o ricotta, i condimenti si mettono prima della frittura. Qualora si aggiunga crema di nocciole, va unita dopo la cottura. La ricotta, tradizionalmente, si aggiunge così com’è, non lavorata.
Ingredienti
Procedimento
Buon appetito e buona festa di San Martino! – Foto: Gary Stevens – Licenza.