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È Gaetano Savatteri lo scrittore di Màkari.

  • La fiction di Rai1 è tratta dai romanzi e dai racconti di Savatteri.
  • L’ambientazione nei paesaggi della Sicilia nord-occidentale ha conquistato i lettori e il pubblico televisivo.
  • Ecco qual è la formula del successo firmata dallo scrittore e giornalista.

Con i suoi paesaggi e le atmosfere tipicamente siciliane, la fiction Màkari ha subito conquistato i telespettatori. Le vicende di Saverio Lamanna, un insolito investigatore, sono nate dalla mente di Gaetano Savatteri, scrittore e giornalista nato a Milano da genitori originari di Racalmuto (Agrigento). A 12 anni è tornato con la famiglia in Sicilia e, dopo aver conseguito la maturità, ha iniziato a lavorare al Giornale di Sicilia, a Palermo. È diventato giornalista professionista nel 1987, quindi si è trasferito a Roma nel 1991. Ha scritto saggi, romanzi e racconti. Le avventure di Lamanna e del fedele amico Peppe Piccionello sono nate nel 2014, con il racconto “Il lato fragile”, pubblicato nell’antologia “Vacanze in giallo” (Sellerio, Palermo, 2014). Adesso quelle avventure sono arrivate in tv, con un grande riscontro. Ma scopriamo di più.

La Sicilia di Màkari

La fiction Màkari si è rivelata un enorme successo, con un debutto che ha superato i 7 milioni di spettatori. La quarta puntata (ultima fino adesso), “La Fabbrica delle Stelle“, ha chiuso in bellezza, con 6 milioni 451 mila telespettatori e il 26,3% di share su Rai1. Nel cast ci sono Claudio Gioè, nel ruolo di Saverio Lamanna, accompagnato da Domenico Centamore, che interpreta Peppe Piccionello, Ester Pantano, nel ruolo della fidanzata Suleima e Tuccio Musumeci, che interpreta il padre. Sono tutti attori siciliani, che hanno caratterizzato molto bene i diversi personaggi. Ecco cosa ha detto lo scrittore Gaetano Savatteri in merito al successo della serie tv.

«Ritengo che il successo – ha spiegato lo scrittore all’Ansa – vada ricercato anche nell’ambientazione, ovvero la Sicilia, nella tensione tra la luce che ammalia e la complessità, per questo non ne siamo mai sazi in letteratura, al cinema e in tv: non dimentichiamolo, è uno scenario dai tempi che furono di tanta cinematografia, da Germi a Visconti, e di letteratura e cultura nella quale tutti siamo immersi. Inoltre credo che la Sicilia raccolga in sé tutta la profondità dell’essere italiano”. I suoi gialli sono stati per la fiction solo un’ispirazione: «Io non ho voluto aggiungere nulla alla serie. Mi piace però pensare che finalmente si veicoli l’immagine di una Sicilia differente. Quella di una Sicilia dolce-amara in cui accanto all’immobilismo c’è tanta forza dinamica». Per quanto riguarda un eventuale Màkari 2, ecco cosa ha spiegato Savatteri: «Bisogna chiedere alla Rai e alla produzione, alla Palomar di Carlo degli Esposti. Io di romanzi ne ho ancora tre già usciti in libreria e altri otto racconti».

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