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Nino Terzo chi era l’attore e comico siciliano. Dove è nato, quanti anni aveva quando è morto, come ha raggiunto il successo. Quali sono i suoi film più celebri, tutte le curiosità.

Nino Terzo

Il suo nome all’anagrafe era Antonino, ma i più l’hanno conosciuto come Nino Terzo. Nacque a Palermo, il 22 maggio del 1923 e morì a Marano di Napoli, l’8 maggio del 2005. Nel corso della sua carriera, seppe essere un’abile caratterista. Lavorò assiduamente nell’avanspettacolo e negli spettacoli di rivista, ricoprendo ruoli anche nelle compagnie teatrali di Totò, Peppino De Filippo, Domenico Modugno, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia. Terzo fu attivo anche come cantante, prendendo parte a numerose operette.

Cinema

Il debutto nel cinema di Nino Terzo avvenne molto presto. Divenne un caratterista in commedie e farse all’italiana, interpretando il personaggio che lo aveva reso celebre nell’avanspettacolo, seppur con piccole variazioni. Il suo “cavallo di battaglia” era un uomo affetto da balbuzie e atavica afasia, incapace di parlare senza aver prima inspirato ed espirato profondamente.

L’artista siciliano seppe mettere a punto questa macchietta all’esordio cinematografico, senza mai variarla. Divenne così uno dei comici più popolari d’avanspettacolo e rivista. Lavorò a fianco di grandi nomi. Lo ritroviamo, così, con Totò ne “I due colonnelli”, diretto da Federico Fellini ne “I clowns”, da Nanny Loy in “Café Express” e da Maurizio Nichetti ne “Il Bi e il Ba”.

Fu però con Franco e Ciccio, dei quali era amico, che lavorò di più: Terzo è presente in molti dei loro film, da “I due della legione” del 1962, di Lucio Fulci, a “Farfallon” del 1974, di Riccardo Pazzaglia. Nella parte finale della sua carriera artistica, inoltre, ebbe modo di lavorare ad alcune fiction. Tra queste, “Il vigile urbano” (1989) di Castellano e Pipolo, insieme a Lino Banfi e alla figlia Rosanna Banfi, “Classe di ferro” (1989-1991) di Bruno Corbucci, insieme a Giampiero Ingrassia, Rocco Papaleo e Adriano Pappalardo.

Nino Terzo

Nino Terzo

Ebbe anche un ruolo nella trasmissione televisiva “Bene, bravi, bis” del 1984, presentata da Franco e Ciccio, insieme ad Edwige Fenech. L’ultima apparizione cinematografica di Nino Terzo è nel film Nuovo Cinema Paradiso del 1988, con la regia di Giuseppe Tornatore. Nel 1992 abbandonò definitivamente le scene, a causa di seri problemi di salute. Risale al 2001 un’intervista rilasciata a Marco Giusti in una puntata del programma “Stracult” di Rai2.

Com’è morto Nino Terzo?

Nino Terzo morì all’età di 81 anni, l’8 maggio del 2005, nella sua casa di Marano di Napoli, accudito dalla moglie Mara Mays. Aveva subito quattro infarti. In un articolo scritto per “Il Manifesto“, Marco Giusti ne raccontò così la dipartita:

La notizia è arrivata con venti giorni di ritardo. Ma da anni Nino Terzo, il tartaglione d’Italia, re dell’avanspettacolo volgare, sergente di ferro del clan dei siciliani capitanato da Franco e Ciccio, caratterista di culto del cinema supertrash italiano anni 70-80, non era più lui. Dopo quattro infarti, viveva accudito dalla moglie, anche lei attrice, nell’hinterland napoletano, in un vespaio di case impossibili dove era azzardatissimo muoversi sia di giorno che di notte. Me lo aveva trovato tre anni anni fa, per il mio pragramma tv Stracult, Nicola Di Gioia, dopo una serie di accurate ricerche. Mi aveva detto che stava molto male, ma non avevo capito che dopo tre o quattro domande che Nino Terzo rispondeva casualmente. Sì… no… Franco… Ciccio… Solo quando Nicola gli ha chiesto di fare il suo celebre soffio asmatico, Nino si è risvegliato e lo ha fatto, come da clown eterno. Lo avrebbe fatto anche se fosse morto. Era un’occasione fantastica. Il critico tartaglione intervista il comico tartaglione. Non ho cavato molto da Nino Terzo allora, anche se l’intervista, chiamiamola così, era comunque un grande momento di televisione stracult.

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