Miele da bere: solo in Sicilia si trova un prodotto così.
- Questo distillato prende il nome da coloro che lo inventarono.
- In siciliano, infatti, il suo nome significa “Spirito dei Mielai” in onore degli apicoltori (i “fascitrari” appunto) che lo distillano.
- Viene ricavato dall’acqua di scarto della lavorazione della cera a seguito della torchiatura dei favi.
Lo Spiritu de’ Fascitrari, cioè Spirito dei Mielai, è un distillato di miele e cera d’api, al quale vengono aggiunti aromi vari e un decotto di miele. Questo liquore deve la sua origine alla tecnica di raccolta del miele di ape nera sicula minor dai “fascetri”, che avveniva attraverso la torchiatura dei favi. I favi torchiati rimanevamo impregnati di miele, polline e propoli, quindi, quando si scioglievano nell’acqua bollente per produrre i pani di cera, usciva un’acqua ricca di zuccheri, assimilabile a un mosto. Quest’acqua, alle giuste temperature, iniziava a fermentare. Così qualche fascitraro ibleo pensò di distillarla, creando un liquore.
Le origini
La tradizione apistica degli iblei affonda le radici all’epoca in cui la Sicilia orientale era una colonia greca. In questa zona dell’isola e, in particolare, a Sortino gli apicoltori hanno sviluppato una tecnica di apicoltura all’avanguardia, basata sulla torchiatura dei fascetri, cioè i favi locali, senza praticare l’apicidio per annegamento asfissia. Così la qualità del prodotto finale non subisce variazioni. Le origini dello Spiritu sono altrettanto antiche. Il distillato è frutto dell’ingegno degli apicoltori iblei. Questi scoprirono che l’acqua riveniente dalla lavorazione della cera fermentava a determinate temperature. Una volta distillata, donava una bevanda che sprigionava tutti i sapori ed i profumi delle arnie.
Oggi non la producono in molti. Gli ultimi “fascitrari” che ancora custodiscono gelosamente l’antica ricetta per la distillazione del miele continuano, però, strenuamente a perpetuarne la tradizione applicando le nuove tecniche a disposizione nel rispetto dell’antica essenza del prodotto. Si tratta di un distillato di miele e cera d’api, cui si aggiunge un decotto di miele e aromi. Ha un intenso colore ambrato e sprigiona note di caramello, crema e vaniglia. Non è mai stucchevole.