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Torna l’appuntamento con Le Vie dei Tesori a Palermo. Si potranno scoprire chiese, palazzi, carceri, oratori, ville nobiliari, ex conventi e archivi. I siti saranno aperti sabato e domenica, dal 3 ottobre all’8 novembre 2020. Il festival ritorna nel capoluogo con 75 luoghi, 30 esperienze, 100 passeggiate d’autore e due itinerari d’artista. Sono previste visite per acqua, terra e mare, percorsi slow, green, di conoscenza, di scoperta. Non manca un po’ di avventura, con un volo in piper, un’immersione in sicurezza, una visita in sottomarino e c’è spazio anche per degustazioni, mostre pop, cooking class dedicate allo street food, e tanto altro. Un percorso di scoperta lungo sei weekend.

Le Vie dei Tesori Palermo, cosa vedere

Ecco alcuni dei luoghi più particolari. Palazzo Costantino nasconde un affresco straordinario (perfettamente conservato) del Velasco. All’Albergo delle Povere ci sono ancora le vasche per la coltivazione dei bachi da seta e a Villa Airoldi, i saloni decorati si affacciano sul green; l’Hotel delle Palme mostrerà, soltanto ai visitatori del festival, i primi ambienti restaurati dove soggiornò Wagner, al Museo Salinas verranno esposti i reperti etruschi della collezione Bonci Casuccini, all’Abatellis si entrerà nei laboratori accessibili solo ai restauratori, a Palazzo Ajutamicristo la Soprintendenza ospita due pannelli a mosaico dell’insegna liberty del famoso panificio Morello al Capo; a Palazzo Utveggio vi mostreranno i saloni affrescati dal Gregorietti, appena recuperati, e alla Tonnara Bordonaro, le feritoie per le mitragliatrici della Guerra.

Apriranno le porte tutti gli oratori serpottiani e, tra merletti di stucco, si scoprirà la prima “Santa Rosalia patrona” del Van Dyck al Santissimo Rosario in San Domenico. Visite anche le famose carceri della Santa Inquisizione dello Steri con i graffiti dei detenuti. Villa Niscemi debutterà con le sontuose stanze private, Villa Boscogrande aprirà i saloni amati da Visconti e Villa Airoldi quelli affrescati affacciati sul green (dove potrete anche prendere una lezione di golf). Fuori città, minacciano di essere uno dei luoghi più gettonati di questa edizione, le vasche di san Ciro dell’Amap, due serbatoi capaci di oltre 35mila metri cubi d’acqua, ricoperti da volte a botte sostenute da archi e pilastri. La visita è affascinante perché si osservano le acque di Scillato che si gettano con forza nelle vasche.

Le Esperienze a Palermo

Ci saranno esperienze per tutti i gusti. iI più avventurosi potranno volare in piper sulla città, o sfrecciare a 100 chilometri orari sulle Madonie, scoprire il waterfront in barca a vela, scendere nei fondali su un fiammante red submarine o immergersi senza paura con i sub. Si andrà a cavallo in un maneggio storico o si entrerà nei palazzi con la guida dei proprietari (Villa Virginia è deliziosamente liberty, e visitandola si contribuirà al restauro di una parete dipinta da Otama. Villa Tasca aprirà i saloni privati); nelle Stanze al genio ci si muove tra 5000 mattonelle, le orchidee dell’Orto Botanico hanno un profumo diverso di notte. Si potrà salire sia a Monte Iato che a Solunto; si potrà visitare il laboratorio di Mimmo Cuticchio, seguire i duelli tra cristiani e saraceni al Museo delle Marionette o assistere a una cantata al Ditirammu. Con i frati si conteranno le tombe storiche di Santa Maria del Gesù o si raggiungeranno glie remi su Monte Grifone, mentre da Gitto vi racconteranno al storia del “verde” di Mondello e a Maredolce, i giardini dell’emiro. Senza dimenticare la bici, sui passi di Donna Franca Florio o lungo i percorsi protetti dall’Unesco; né le degustazioni: street food a Casa San Francesco (con tanto di lezione di cucina); pranzo dai nobili natali allo Stand Florio (e non dimenticate la mostra di foto storiche della famiglia, affidate dalla pronipote donna Costanza Afan de Rivera, scomparsa da pochi giorni), brunch al Museo Salinas o assaggiare la birra prodotta dai monaci di San Martino delle Scale, perdersi tra i profumi del caffè Morettino.

Il festival proporrà una visita privilegiata a diverse mostre che stanno per aprire in città: dai pezzi originali del misterioso Banksy tra Loggiato San Bartolomeo e l’inedita Fondazione Barbaro, alle foto del maestro giapponese Sukita su David Bowie a Sant’Elia; dalla più grande collezione di bronzi di Antonio Ugo alla galleria Athena alla collezione la mostra sulla sterminata collezione di maioliche degli antiquari Tschinke-Daneu al Convento della Magione.

Le Vie dei Tesori a Palermo: le passeggiate

Ci saranno, poi, circa cento passeggiate, condotte da botanici, guide naturalistiche, giornalisti, storici, appassionati. Dai Quattro Mandamenti alle periferie, dentro e fuori le “mura”, di giorno e di notte, all’alba e al tramonto, dalla Palermo araba alle incursioni di street art, fino ai giri in bicicletta. Torna, inoltre, l’itinerario contemporaneo. Due le sedi scelte da Paola Nicita: si visiteranno gli spazi del palazzo-cantiere Oneto di Sperlinga e dello storico Palazzo Petrulla. Per conoscere tutti i dettagli e acquistare i biglietti, potete cliccare qui.

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